Idonei, l’assunzione non è diritto
19-10-2021 21:49 - News generiche
Francesco Cerisano – Italia Oggi – In collaborazione con Mimesi s.r.l.
Le pubbliche amministrazioni non hanno l’obbligo di scorrere le graduatorie concorsuali per assumere personale a tempo indeterminato. E gli idonei non sono assimilabili ai vincitori e non possono rivendicare un diritto all’assunzione. L’eventuale scorrimento delle graduatorie è infatti una «mera facoltà» di cui gli enti possono avvalersi solo se i profili professionali sono «perfettamente sovrapponibili» con quelli degli idonei in graduatoria e solo se questi ultimi continuano ad avere i requisiti professionali richiesti. Lo ha chiarito il ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta, rispondendo durante il question time alla Camera a un’interrogazione del deputato del MoVimento 5 Stelle Francesco Forciniti. Il ministro ha ricordato come l’attuale regime abbia previsto una durata solo biennale delle graduatorie (due anni successivi alla loro approvazione) e tutto questo «nell’interesse delle amministrazioni e degli stessi idonei». «Il motivo è evidente», ha spiegato il ministro. «Le esigenze delle amministrazioni evolvono nel corso del tempo e rendere obbligatorio lo scorrimento potrebbe non soddisfare il fabbisogno». Non solo. «A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, le amministrazioni potrebbero avere l’esigenza di assumere personale con competenze nuove e diverse rispetto a quelle prospettate inizialmente». Brunetta ha citato come esempio da non ripetere, il concorso per 175 dirigenti dell’Agenzia delle entrate bandito nel 2010 e per il quale, ha detto il ministro, non si può obbligare l’Agenzia ad assumere dieci anni dopo idonei che possono essere molto diversi per preparazione e requisiti rispetto a quelli di oggi. «Perché obbligare l’Agenzia ad assumerli, dunque?», ha proseguito il ministro. «Lo scorrimento delle graduatorie», ha ammesso Brunetta, «risponde a un principio di economicità» che tuttavia «non deve prevalere a scapito della meritocrazia, né delle esigenze concrete delle amministrazioni». «Reclutare non significa riempire posti, ma scegliere le persone migliori per far funzionare l’amministrazione, sempre nel doppio interesse: dell’amministrazione e dei candidati». Brunetta ha infine chiarito che il nuovo Portale del reclutamento conterrà uno strumento per il monitoraggio delle graduatorie. «E’ un ausilio importante per le amministrazioni che intendano reclutare personale anche attraverso lo scorrimento di graduatorie di altre amministrazioni», ha concluso il ministro, «ma non può essere un mezzo per rendere obbligatorio l’utilizzo delle graduatorie vigenti ai fini di nuove assunzioni, perché priverebbe le amministrazioni di potersi avvalere di professionalità specifiche». Una facoltà preziosa, soprattutto in vista dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’eventuale scorrimento delle graduatorie è possibile solo se i profili professionali richiesti sono perfettamente sovrapponibili con quelli degli idonei
Fonte: Italia Oggi
Le pubbliche amministrazioni non hanno l’obbligo di scorrere le graduatorie concorsuali per assumere personale a tempo indeterminato. E gli idonei non sono assimilabili ai vincitori e non possono rivendicare un diritto all’assunzione. L’eventuale scorrimento delle graduatorie è infatti una «mera facoltà» di cui gli enti possono avvalersi solo se i profili professionali sono «perfettamente sovrapponibili» con quelli degli idonei in graduatoria e solo se questi ultimi continuano ad avere i requisiti professionali richiesti. Lo ha chiarito il ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta, rispondendo durante il question time alla Camera a un’interrogazione del deputato del MoVimento 5 Stelle Francesco Forciniti. Il ministro ha ricordato come l’attuale regime abbia previsto una durata solo biennale delle graduatorie (due anni successivi alla loro approvazione) e tutto questo «nell’interesse delle amministrazioni e degli stessi idonei». «Il motivo è evidente», ha spiegato il ministro. «Le esigenze delle amministrazioni evolvono nel corso del tempo e rendere obbligatorio lo scorrimento potrebbe non soddisfare il fabbisogno». Non solo. «A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, le amministrazioni potrebbero avere l’esigenza di assumere personale con competenze nuove e diverse rispetto a quelle prospettate inizialmente». Brunetta ha citato come esempio da non ripetere, il concorso per 175 dirigenti dell’Agenzia delle entrate bandito nel 2010 e per il quale, ha detto il ministro, non si può obbligare l’Agenzia ad assumere dieci anni dopo idonei che possono essere molto diversi per preparazione e requisiti rispetto a quelli di oggi. «Perché obbligare l’Agenzia ad assumerli, dunque?», ha proseguito il ministro. «Lo scorrimento delle graduatorie», ha ammesso Brunetta, «risponde a un principio di economicità» che tuttavia «non deve prevalere a scapito della meritocrazia, né delle esigenze concrete delle amministrazioni». «Reclutare non significa riempire posti, ma scegliere le persone migliori per far funzionare l’amministrazione, sempre nel doppio interesse: dell’amministrazione e dei candidati». Brunetta ha infine chiarito che il nuovo Portale del reclutamento conterrà uno strumento per il monitoraggio delle graduatorie. «E’ un ausilio importante per le amministrazioni che intendano reclutare personale anche attraverso lo scorrimento di graduatorie di altre amministrazioni», ha concluso il ministro, «ma non può essere un mezzo per rendere obbligatorio l’utilizzo delle graduatorie vigenti ai fini di nuove assunzioni, perché priverebbe le amministrazioni di potersi avvalere di professionalità specifiche». Una facoltà preziosa, soprattutto in vista dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’eventuale scorrimento delle graduatorie è possibile solo se i profili professionali richiesti sono perfettamente sovrapponibili con quelli degli idonei
Fonte: Italia Oggi